Sorge a pochi chilometri da Morano Calabro, immerso nella quiete della natura, il Convento dei Cappuccini, un complesso monumentale che custodisce secoli di storia e spiritualità. Costruito tra il 1590 e il 1606, ha vissuto vicende alterne, tra soppressioni e rinascite, fino ad assumere l’attuale funzione di noviziato.
Un chiostro austero e un’atmosfera mistica
Varcando la soglia del convento, si entra in un’oasi di silenzio e raccoglimento. L’austero chiostro seicentesco, con la sua cisterna centrale e il porticato, invita alla riflessione e alla preghiera. Il ritmo della vita conventuale scandisce il tempo, creando un’atmosfera mistica che avvolge il visitatore.
La chiesa: un capolavoro di arte barocca
All’interno della chiesa, il cuore del complesso, si dispiega un tripudio di arte barocca. L’altare maggiore in legno scolpito e intarsiato, opera di pregevole fattura, domina la scena. Al centro, la tela raffigurante San Francesco d’Assisi che offre il cuore alla Madonna col Bambino, del pittore Ippolito Borghese, cattura l’attenzione per la sua delicatezza e il suo realismo.
Altari barocchi e opere d’arte pregevoli
Altri altari in legno, tutti di gusto barocco, impreziosiscono la chiesa con i loro intagli e le loro dorature. Tra questi, il Ciborio dell’altare maggiore, finemente lavorato ad intaglio con tarsie in madreperla e colonne tortili, rappresenta un esempio raffinato dell’arte cappuccina calabrese del XVIII secolo.
La statua dell’Addolorata e il simbolismo dei paliotti
Degna di nota è la statua dell’Addolorata, opera di Giacomo Colombo, scultore napoletano del Settecento. La sua espressione di dolore commuove il visitatore, mentre il panneggio elaborato e la ricchezza dei dettagli testimoniano la maestria dell’artista.
Un elemento di particolare interesse è il paliotto in scagliola dell’altare maggiore, che presenta un’influenza mista di stuccatori locali e maestranze cappuccine. Il simbolismo celato nei suoi motivi ornamentali rimanda a tematiche care all’Ordine Francescano: le sette palme nello stemma centrale alludono ai Sette martiri francescani calabresi, mentre l’allegoria dei pavoni evoca l’immortalità e la Resurrezione di Cristo.
Un patrimonio da scoprire e valorizzare
Il Convento dei Cappuccini di Morano Calabro rappresenta un patrimonio inestimabile di arte, storia e spiritualità. La sua bellezza austera, la sua atmosfera mistica e le sue opere d’arte pregevoli ne fanno un luogo da scoprire e valorizzare. Un luogo dove immergersi nel silenzio e nella contemplazione, riscoprendo le radici profonde della fede e della cultura calabrese.
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